suor Anna

Suore elisabettine

Anna Morbiato


  Nella mattinata di oggi, 3 febbraio 2025, il Signore ha chiamato a sé la nostra cara sorella


suor Anna Morbiato
di anni 93.


Apparteneva alla comunità dell’Infermeria “Regina Apostolorum” di Taggì di Sotto.

Nata a Lissaro di Mestrino il giorno 11 luglio 1931, era entrata nella famiglia elisabettina nel 1950 dove aveva fatto la professione religiosa nel 1953.

Dotata di sensibilità verso la persona ammalata, fu subito avviata a vivere la missione elisabettina accanto al malato, missione che esercitò per tutta la vita presso diverse strutture: a Napoli nella clinica oculistica, a Roma nella clinica “Morelli”, a Catanzaro nel sanatorio “Ciaccio” e poi a “Villa Serena”. In questo periodo - dal 1969 al 1976 - ricoprì anche l’incarico di consigliera provinciale (provincia religiosa di Roma) e di superiora delle rispettive comunità religiose.

Nel 1978 fu chiamata a svolgere il servizio infermieristico e di animazione della comunità in Liguria, nella parrocchia di San Terenzo a Mare (La Spezia) da dove si recava quotidianamente alla vicina casa di riposo “Pastor Bonus” di Lerici.

Concluso questo servizio nel 1980, dopo un anno nella casa di riposo “Santi Giovanni e Paolo” a Venezia, fu nuovamente chiamata a offrire il servizio, anche come superiora, nella comunità ospedaliera “Sant’Antonio” a Catanzaro, fino al 1990, quando la comunità è stata ritirata. Passò poi alla casa di riposo a Pomponesco (Mantova), quindi all’istituto “Regina Mundi” a Cavallino (Venezia).

Nel 1996 fu chiamata alla casa di riposo “E. Vendramini” – Firenze come superiora della comunità fino al 2002, dando il meglio di sé alle signore ospiti e alle suore della comunità.

Continuò poi il suo servizio di cura alle sorelle elisabettine anziane o ammalate, prima a Taggì di Sotto nella comunità “Domus Laetitiae” poi in Casa Madre nella comunità “Santa Elisabetta”.

Nel 2015, dopo una vita intensa di servizio, visse il tempo del riposo nella casa “San Francesco” a Taggì di Sotto dedicandosi soprattutto alla preghiera e a piccoli servizi domestici.

Nel 2019 la malattia la visitò in modo importante, per cui si rese necessario il trasferimento nell’infermeria “Regina Apostolorum”.

Il Signore la chiamò nella sua Casa proprio l’indomani della giornata mondiale della vita consacrata, dopo la sua lunga vita spesa per gli altri nella gioia della consacrazione.

Ricordiamo con affetto il suo tratto gentile, la disponibilità al servizio, la cura della formazione spirituale sia a livello personale sia a livello comunitario, l’amore alla famiglia elisabettina. Il Signore l’accolga nella sua gloria.

Ringraziamo di cuore tutte le persone che si sono prese cura di lei in questi anni di malattia.


 

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