suor Francesca

Suore elisabettine

Francesca Fortunato


 
Nella mattinata di oggi, 24 febbraio 2025,
è ritornata alla Casa del Padre la nostra cara sorella




Apparteneva alla comunità dell'Infermeria "Regina Apostolorum" - Taggì di Sotto.

Originaria di Villafranca Padovana (Padova), dove era nata il 30 settembre 1939, era entrata nella famiglia elisabettina nel 1957 e aveva fatto la professione religiosa nel 1960.

Dopo la prima professione le venne chiesto un servizio di aiuto e animazione pastorale presso “Villa Immacolata” – Torreglia, servizio che esercitò con passione fino al 1969.

Dal 1969 al 1978 ebbe l’incarico di addetta alla cucina presso l’asilo infantile di Maiero (Ferrara). Qui incontrò il mondo dell’infanzia e, dopo aver studiato come privatista, divenne insegnante di scuola materna.

Insegnò negli asili di Maiero e di Ripapersico (Ferrara), di Canda (Rovigo), di Dogato (Ferrara). In alcune di queste comunità ricoprì il ruolo di superiora, attenta e disponibile verso i bisogni delle sorelle.

Nella parrocchia di “San Terenzo” (La Spezia) seppe armonizzare con sapienza il servizio di animatrice di comunità con quello liturgico e pastorale.

A Dogato nel 2002 concluse l’attività parrocchiale e di scuola materna per continuare a dedicarsi a diversi servizi nella comunità di riposo di Monselice, nella casa per esercizi “Mater Ecclesiae” a Fietta di Paderno del Grappa e, per un decennio, dal 2005 al 2015, nella comunità presso il Seminario minore di Padova.

Nel 2015 venne trasferita nella comunità di Montegrotto - Padova, dove ebbe la possibilità di riposare dalle attività ufficiali ma non dai piccoli servizi fraterni offerti alle consorelle con disponibilità e amore.

Per problemi di salute, nel 2018 venne trasferita nell’infermeria “Regina Apostolorum” – Taggì di Sotto, dove il Signore l’ha incontrata oggi, pronta come una sposa con la lampada accesa. Sia lui, sposo fedele a donarle la ricompensa di quanto seminato di buono e di bello nei vari luoghi di apostolato.

Noi la accompagniamo con la preghiera fraterna e il ricordo grato per il suo esempio di vita donato con dedizione, letizia e gioia.

Ringraziamo tutte le persone che si sono prese cura di lei e che l’hanno accompagnata in questi anni di sofferenza che l’hanno preparata al grande incontro.




 

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