“dalle ore 12.45 (ora locale) di oggi 15 maggio 2025 suor Maria Antonietta Fabris (di anni 69) riposa nelle braccia del Padre. All'incontro con Lui, avvenuto presso il Nairobi Hospital dove era ricoverata, l'abbiamo accompagnata con affetto, vicinanza e preghiera”.
Così madre Maria Fardin, superiora generale, dal Kenya ne ha dato la comunicazione e noi accogliamo la notizia incredule, sgomente e commosse, per la perdita umana di una consorella che tutte abbiamo tanto amato e dalla quale ci siamo sentite amate e accolte.
La sua vita, iniziata a Pordenone, ma originaria di Pescincanna, il 19 aprile 1956, ha trovato piena realizzazione nel seguire il Signore entrando nella famiglia elisabettina il 25 marzo 1977 e facendo la professione religiosa il 23 settembre 1979.
La passione per la persona che soffre l’aveva portata nel 1976 a diplomarsi come infermiera presso la scuola convitto “Don Luigi Maran” a Pordenone, dove il carisma elisabettino aveva fatto contatto con la sua sensibilità verso la persona ammalata e bisognosa di attenzioni e cure.
Dopo la prima professione frequentò un corso per assistente sanitaria inserita nella comunità “E. Vendramini” di Pordenone; quindi, per quattro anni, prestò servizio agli anziani nella casa di riposo “Santi Giovanni e Paolo” a Venezia.
L’obbedienza la chiamò, nel 1984, in Casa Madre nella comunità del noviziato, per prepararsi per la missione, attraverso un tirocinio presso “La Nostra Famiglia” di Conegliano. Dopo un periodo a Londra, per l’apprendimento della lingua inglese, nel 1986 partì per il Kenya dove, a Naro Moru (Nyeri), fu direttrice del Centro disabili fino al 1995.
Nel 1996 fu trasferita a Kahawa West nella comunità “Sifa House”, in periferia di Nairobi, inserita nell’attività pastorale di questa zona di povertà. Dopo un anno di preparazione specifica, dal 1998 fu incaricata della formazione delle novizie, servizio esercitato fino al 2012. Dal 1998 al 2006 fu superiora della comunità e, per alcuni anni, anche consigliera della coordinazione.
Nel capitolo generale del 2011 fu eletta consigliera generale e in quello del 2017 vicaria generale.
Terminato il mandato nel consiglio generale tornò in Kenya e fu ancora nel Centro disabili di Naro Moru come direttrice e incaricata della formazione delle suore di voti temporanei.
Da qualche mese un senso di stanchezza diffusa l’aveva portata a fare qualche controllo medico, ma solo un mese fa la sua situazione di salute si è rivelata in tutta la sua serietà rendendo impossibile il suo rientro in Italia.
Le sue conoscenze infermieristiche l’hanno resa consapevole di ciò che stava vivendo e che, con la sua intensa fede, ha accolto.
Tutte portiamo in cuore suor Maria Antonietta come sorella serena, gioviale, ma riflessiva, pensosa e capace di offrire supporto e consiglio. Determinata e comprensiva, con autentica parresia. Ha dedicato le sue energie alle suore in formazione ma anche ai piccoli di Naro Moru con professionalità e cuore grande.
Ricordiamo anche il suo spendersi durante il servizio di consigliera generale nei vari servizi dove c’era bisogno di aiuto, con discrezione e generosità. Gliene siamo molto riconoscenti.
La sua attenzione verso le persone in disagio l’ha portata accanto ai detenuti del carcere di Padova, con presenza quasi settimanale, per l’animazione liturgica, la catechesi e l’ascolto.
Ci lascia una preziosa eredità di ascolto autentico e passione per la Parola di Dio, meritando la beatitudine espressa da Gesù nel brano della liturgia di oggi: sei beata, suor Maria Antonietta, perché l’hai messa in pratica. La tua vita è per noi segno di speranza.
E madre Maria conclude: “Ora la affidiamo al Padre tenero e buono da lei sempre amato”.
Noi l’accompagniamo con la nostra preghiera di suffragio. Siamo unite nel dolore e nella fraternità a tutte le sorelle della delegazione del Kenya, sulle quali ora Maria Antonietta veglierà in modo speciale, e ai suoi fratelli Lino e Davide che ricordiamo insieme a tutti i familiari.