Adolfina Mion
Nelle prime ore di oggi, 8 dicembre 2025,
solennità dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria
è ritornata alla Casa del Padre
è ritornata alla Casa del Padre
suor Angelarita Adolfina Mion
di anni 91.
Apparteneva alla comunità dell’Infermeria “Regina Apostolorum” di Taggì di Sotto.
Nata a Piazzola sul Brenta (Padova) il 28 ottobre 1934, era entrata nella famiglia elisabettina nel 1955 e aveva fatto la professione nel 1958.
Visse la missione elisabettina prevalentemente come infermiera, donando alle persone fragili i gesti della sua delicatezza, il suo sorriso, la sua professionalità: fu per due anni a Roma presso la casa di cura “Morelli”, poi nelle corsie dell'ospedale civile di Padova, partecipando ai vari cambiamenti di ambiente richiesti alla comunità religiosa in servizio negli anni ‘70.
Concluso il servizio all’ospedale nel 1976, per otto anni espresse la sua cura agli ospiti dell' "Opera della Provvidenza Sant’Antonio” (OPSA) a Sarmeola di Rubano, poi per quattordici anni nella casa di cura “Parco dei Tigli” a Teolo, mettendo a servizio degli ospiti con grande sensibilità la sua umanità e la sua preparazione.
Nel 1998 tornò con gioia all’Opsa e vi rimase finché le sue forze glielo consentirono.
Nel 2013 il riposo dalla sua attività infermieristica: lo visse nella comunità presso il monastero “Santa Chiara” di Montegrotto (Padova) dove si dedicò alla cura del guardaroba rivelando senso dell’ordine e della precisione nella collaborazione al buon andamento della casa. Sempre riservata, disponibile, accogliente.
Nel 2020 si rese necessario il trasferimento nell’infermeria “Regina Apostolorum” dove visse serenamente il periodo della malattia ma donando ancora il suo sorriso con il suo atteggiamento riservato e sempre gentile.
Maria Immacolata oggi la accompagna incontro al suo Figlio accogliendo il dono prezioso della sua vita consacrata al bene dei fratelli e delle sorelle.
Riposa in pace, suor Angelarita, e grazie per i tuoi esempi di vita fraterna.
Un particolare ringraziamento alle consorelle e al personale per la cura prestata a questa nostra cara sorella.
Visse la missione elisabettina prevalentemente come infermiera, donando alle persone fragili i gesti della sua delicatezza, il suo sorriso, la sua professionalità: fu per due anni a Roma presso la casa di cura “Morelli”, poi nelle corsie dell'ospedale civile di Padova, partecipando ai vari cambiamenti di ambiente richiesti alla comunità religiosa in servizio negli anni ‘70.
Concluso il servizio all’ospedale nel 1976, per otto anni espresse la sua cura agli ospiti dell' "Opera della Provvidenza Sant’Antonio” (OPSA) a Sarmeola di Rubano, poi per quattordici anni nella casa di cura “Parco dei Tigli” a Teolo, mettendo a servizio degli ospiti con grande sensibilità la sua umanità e la sua preparazione.
Nel 1998 tornò con gioia all’Opsa e vi rimase finché le sue forze glielo consentirono.
Nel 2013 il riposo dalla sua attività infermieristica: lo visse nella comunità presso il monastero “Santa Chiara” di Montegrotto (Padova) dove si dedicò alla cura del guardaroba rivelando senso dell’ordine e della precisione nella collaborazione al buon andamento della casa. Sempre riservata, disponibile, accogliente.
Nel 2020 si rese necessario il trasferimento nell’infermeria “Regina Apostolorum” dove visse serenamente il periodo della malattia ma donando ancora il suo sorriso con il suo atteggiamento riservato e sempre gentile.
Maria Immacolata oggi la accompagna incontro al suo Figlio accogliendo il dono prezioso della sua vita consacrata al bene dei fratelli e delle sorelle.
Riposa in pace, suor Angelarita, e grazie per i tuoi esempi di vita fraterna.
Un particolare ringraziamento alle consorelle e al personale per la cura prestata a questa nostra cara sorella.
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