suor Elisabettina

Clara Corso

 
 

Nel pomeriggio di oggi, 2 agosto 2022, il Signore ha chiamato nella sua Casa


suor Elisabettina - Clara - Corso
di anni 96.

La sua ultima comunità è stata quella dell'Infermeria "Regina Apostolorum" di Taggì.

Nata a Campo di Pietra di Salgareda (Treviso, diocesi di Vittorio Veneto) il 22 febbraio 1926, era entrata nella famiglia elisabettina nel 1942 ed aveva fatto la professione nel 1944.

Fu inserita nella comunità "E. Vendramini" di via Pineta Sacchetti - Roma e conseguì la laurea in materie letterarie. Nel 1951 si dedicò all’insegnamento a Pordenone all’Istituto “E. Vendramini” fino al 1967. Un periodo ricco di esperienze, in cui rivelò la sua intensa vita spirituale e la capacità di intessere relazioni positive in comunità.

Trasferita a Padova, fu chiamata ad insegnare nella scuola apostolica, prima nella sede di Padova, poi nella nuova sede di Taggì di Sotto, assunta come insegnante nella scuola media statale di Villafranca, che usufruiva degli ambienti della scuola apostolica.

Concluso l’insegnamento, fece parte per alcuni anni del gruppo impegnato nello studio degli scritti Elisabetta Vendramini in vista della Positio super virtutibus, vivendo a Taggì di Sotto e poi a Ponte di Brenta.

In seguito fu superiora per quattro anni nella comunità della scuola materna di Montà-Padova e poi fu insegnante per due anni all’istituto “Bettini” a Ponte di Brenta. Concluso definitivamente il servizio di insegnante, fu chiamata a guidare la comunità “Sant’Agnese” in Casa Madre, continuando a collaborare con il gruppo di redazione dell’Epistolario di Elisabetta Vendramini.

Dal 2001 al 2009 fu sorella collaboratrice nella vita ordinaria nella comunità “San Giuseppe” a Zovon di Vo’ (Padova), poi il ritorno tanto desiderato in Casa Madre, nella comunità “San Francesco”.

La malattia la colse agli inizi del 2017 per cui si rese necessario il trasferimento nell’infermeria di Casa Madre poi trasferita a Taggì. Dal giugno 2020 passò nell’infermeria “Regina Apostolorum”.

Qui andò gradualmente ricomponendo la vita fatta di molteplici esperienze interessanti e ricche, accogliendo la malattia anche nelle sue fasi più problematiche e dolorose preparandosi all’incontro definitivo con il Signore avvenuto appunto nel pomeriggio di un giorno speciale per la spiritualità francescana del Perdon d’Assisi: Francesco la portò sicuramente fra le braccia del Signore Gesù.

Chi ha conosciuto suor Elisabettina come insegnante porta in cuore la sua accurata preparazione e capacità di trasmettere i vari contenuti, adattandosi con semplicità al livello delle varie situazioni. Sono molte le persone formate alla sua scuola e molte anche le suore che hanno potuto godere della sua arte di insegnare.

Non meno grande è stata la sua passione per madre Elisabetta e i suoi scritti partecipando alle fatiche di ricerca in tempi in cui non si disponeva di molti mezzi tecnici. Gliene siamo molto grate.

Un grazie sempre fraterno alle consorelle e a quanti l’hanno accompagnata in questo tratto di vita.


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