suor Gianfortunata

Suore elisabettine

Anna Rosa Bortolin


 
Nel primo pomeriggio di oggi, 26 novembre 2020, è tornata alla Casa del Padre


di anni 90

Apparteneva alla comunità dell'Infermeria "Beata Elisabetta" di Taggì.

Nata a Lutrano di Fontanelle (Treviso, diocesi di Vittorio Veneto) il 6 agosto 1930, era entrata nella famiglia elisabettina nel 1952 e aveva professato nel 1955.

Per la sua attitudine a stare accanto al malato, le fu affidato il servizio nel campo infermieristico: a Padova nella casa di cura “Rodighiero”, all'ospedale di Oderzo, nella casa di riposo “Varini” a Orselina in Svizzera, nella casa di riposo di Morsano (Pordenone).

Il 1976 segnò una svolta nella sua attività infermieristica. Le fu chiesto di fare l'infermiera a domicilio assunta dal comune di Trieste. Fu tra le sorelle che aprirono la comunità pastorale a San Giacomo, comunità tutta dedita alla pastorale parrocchiale e ai vari servizi caritativi soprattutto verso gli anziani e ammalati soli. Con la cura infermieristica suor Gianfortunata portava la consolazione e la comunione eucaristica.

Nel 1997, inserita nella comunità “La Provvidenza”, concluse il servizio a domicilio e si dedicò alla comunità e alla cura della attigua chiesa della Parrocchia fino al 2012, quando fu ritirata la comunità.

Visse il periodo del suo riposo, visitato più volte dalla malattia, nella comunità “Regina Pacis” di Pordenone, fino al gennaio 2020 quando fu trasferita nella infermeria “Beata Elisabetta” a Taggì di Villafranca (Padova).

Chi è vissuta con lei ricorda la sua attenzione ai poveri coinvolgendo anche il personale laico, la sua professionalità e attenzione alla persona ammalata, la gioia di essere suora, l'amore per la vita fraterna, la cura per la preghiera comunitaria e personale. Una bella eredità di cui siamo grate a suor Gianfortunata.

Anche la degenza nell’infermeria è stata caratterizzata da una serena accoglienza dei disagi legati ai diversi acciacchi preparandosi con lucida consapevolezza all'incontro con il Signore Gesù, avvenuto oggi nel primo pomeriggio.

L'accompagniamo con il nostro suffragio e ringraziamo le sorelle e il personale tutto che l'hanno assistita con amore e competenza.





 

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