Felicina Facchin
Originaria di Vo’ Vecchio (Padova) dove era nata nel 1938, era entrata nella famiglia elisabettina nel 1959 e aveva fatto la professione religiosa nel 1962.
Visse la missione elisabettina per un breve periodo come guardarobiera poi come centralinista e portinaia nei Pii Conservatori S. Caterina e Soccorso Gasparini a Padova fino al 1985, esprimendo delicatezza e cordialità nell’accogliere le persone.
Dal 1985 espresse il suo servizio nella portineria di via Beato Pellegrinoin Casa Madre inserita nella comunità “Santa Elisabetta”. Nel 2007 per dieci anni fu presenza accogliente e disponibile nella comunità “Beata Elisabetta” a Monselice (Padova), vivendo con dignità l’accentuarsi degli acciacchi che la portavano periodicamente al ricovero in ospedale.
Chiusa la comunità di Monselice, collaborò nell’apertura della infermeria “Beata Elisabetta” di Taggì di Sotto, con il suo servizio di portinaia, compatibilmente con le sue risorse, fino al trasferimento a “Villa San Giuseppe” a Zovon di Vo’ (Padova). Nell’autunno 2023, con la chiusura della comunità, ritornò nella comunità “Beata Elisabetta” di Taggì. Qui il Signore la raggiunse questa notte trovandola sicuramente con la lampada accesa.
Ricordiamo con affetto il suo sorriso, l’attenzione a donare il suo servizio nelle piccole cose, la precisione nell’arte di confezionare i cingoli per i vestiti delle suore, sia in Italia che all’estero. Gliene siamo riconoscenti.
Ora i tuoi occhi finalmente guariti, suor Speranzia, potranno contemplare il volto del Signore da te amato e servito. Vivi nella pace.
Siamo vicine con affetto alle sorelle della comunità “Beata Elisabetta” che hanno condiviso la vita fraterna in questi mesi.