Rina Maria Menghin
Nelle prime ore di oggi, 14 ottobre 2025,
è ritornata alla Casa del Padre
è ritornata alla Casa del Padre
suor Franceschina Rina Maria Menghin
di anni 91.
Apparteneva alla comunità dell’Infermeria “Regina Apostolorum” di Taggì di Sotto.
Era originaria da Montecchia di Crosara (Verona) – vi era nata il 29 luglio 1934 – ed era entrata nella famiglia elisabettina nel 1962 e aveva fatto la professione nel 1964.
Visse la missione elisabettina con gioia, generosità e grande disponibilità. Per sette anni fu addetta alla cucina nelle scuole materne di Alonte e Camporovere (Vicenza) e di Caselle di Santa Maria di Sala (Venezia).
Dal 1970, qualificatasi come insegnante di scuola materna, il suo campo di apostolato fu l’insegnamento nelle scuole dell’infanzia e nell’attività pastorale in varie parrocchie: Bibano (Treviso), Montecchia di Crosara (Verona), Caselle di Santa Maria di Sala (Venezia).
Nel 1986 la sua esperienza apostolica fu interrotta per rispondere a un nuovo mandato come missionaria in Argentina, offrendo supporto alle sorelle di Junin (Buenos Aires). A fine esperienza tornò in comunità a Caselle e nel 1987 fu chiamata a Casella d’Asolo (Treviso); nel 1990 ancora a Caselle come superiora della comunità, per due mandati.
Concluso il periodo dell’insegnamento fu preziosa sorella collaboratrice di comunità a Pianzano (Treviso) a Caneva di Sacile (Pordenone) e, infine a “Villa Santa Caterina” - Salò (Brescia). Chi l’ha conosciuta in questi anni ricorda la sua passione apostolica nella visita agli anziani della casa di riposo di Salò e nell’animazione liturgica domenicale di una cappella. Sorridente, cordiale, generosa, accogliente.
Visitata dalla malattia, nel 2021 fu trasferita a Taggì nell’infermeria “Beata Elisabetta" e da quest’anno alla “Regina Apostolorum”. La sua permanenza diffuse ancora serenità e disponibilità ad accogliere i limiti della malattia e a relazionarsi fraternamente con le consorelle. Si preparò gradualmente all’incontro con il Signore, così quando Lui giunse nelle prime ore di oggi la trovò pronta, con la lampada accesa.
Siamo riconoscenti a suor Franceschina per il suo esempio di sorella elisabettina e l’accompagniamo con la preghiera di suffragio.
Un grazie anche alle consorelle e al personale tutto per la cura con cui hanno accompagnato suor Franceschina al grande Incontro.
Visse la missione elisabettina con gioia, generosità e grande disponibilità. Per sette anni fu addetta alla cucina nelle scuole materne di Alonte e Camporovere (Vicenza) e di Caselle di Santa Maria di Sala (Venezia).
Dal 1970, qualificatasi come insegnante di scuola materna, il suo campo di apostolato fu l’insegnamento nelle scuole dell’infanzia e nell’attività pastorale in varie parrocchie: Bibano (Treviso), Montecchia di Crosara (Verona), Caselle di Santa Maria di Sala (Venezia).
Nel 1986 la sua esperienza apostolica fu interrotta per rispondere a un nuovo mandato come missionaria in Argentina, offrendo supporto alle sorelle di Junin (Buenos Aires). A fine esperienza tornò in comunità a Caselle e nel 1987 fu chiamata a Casella d’Asolo (Treviso); nel 1990 ancora a Caselle come superiora della comunità, per due mandati.
Concluso il periodo dell’insegnamento fu preziosa sorella collaboratrice di comunità a Pianzano (Treviso) a Caneva di Sacile (Pordenone) e, infine a “Villa Santa Caterina” - Salò (Brescia). Chi l’ha conosciuta in questi anni ricorda la sua passione apostolica nella visita agli anziani della casa di riposo di Salò e nell’animazione liturgica domenicale di una cappella. Sorridente, cordiale, generosa, accogliente.
Visitata dalla malattia, nel 2021 fu trasferita a Taggì nell’infermeria “Beata Elisabetta" e da quest’anno alla “Regina Apostolorum”. La sua permanenza diffuse ancora serenità e disponibilità ad accogliere i limiti della malattia e a relazionarsi fraternamente con le consorelle. Si preparò gradualmente all’incontro con il Signore, così quando Lui giunse nelle prime ore di oggi la trovò pronta, con la lampada accesa.
Siamo riconoscenti a suor Franceschina per il suo esempio di sorella elisabettina e l’accompagniamo con la preghiera di suffragio.
Un grazie anche alle consorelle e al personale tutto per la cura con cui hanno accompagnato suor Franceschina al grande Incontro.
